Quando mi chiedi di progettare l'impianto termico del tuo nuovo un edificio in paglia, non posso darti subito una soluzione.
Il motivo è molto semplice e te lo voglio spiegare con un caso concreto.
Mi sto occupando di progettare un nuovo edificio residenziale in paglia di 300 mq nella provincia di Mantova. L'obiettivo del committente è di avere una casa senza impianti, o quasi, sia d'inverno che d'estate, insomma una bella sfida!
I due principali dubbi del committente sono:
come viene regolata l'umidità della casa in paglia in estate visto che normalmente in provincia di Mantova l'umidità e la temperatura hanno valori elevati?
come si comportano in inverno le pareti di legno e paglia con la nebbia e il freddo?
La paglia è un ottimo materiale da costruzione per risolvere questi due problemi, ma far percepire i vantaggi in termini di comfort con le sole parole è molto difficile. Inoltre, anche se il committente aveva già visitato alcuni edifici realizzati con la paglia, non aveva la certezza che nella provincia di Mantova il risultato fosse lo stesso.
Per chiarire qualsiasi dubbio ho proposto al committente di fare il calcolo in regime dinamico dei consumi energetici reali dell’edificio che andrà costruito.
In questo modo il committente ha potuto capire quale impianto scegliere per la sua abitazione in base al contesto climatico, senza il dubbio che la sua casa resterà troppo fredda, troppo calda o troppo umida nei diversi periodi dell'anno.
Ora hai capito perché, prima di dirti qual è il miglior impianto per il tuo nuovo edificio in paglia, devo affidarmi alla tecnologia e fare un calcolo in regime dinamico.
Leggi l'intervista che ho fatto a Samuele dopo aver svolto il calcolo in regime dinamico della sua abitazione.
N: Che tipo di impianto pensavi di installare per la tua nuova casa in paglia prima della simulazione dinamica?
S: Un impianto di tipo tradizionale, vale a dire riscaldamento con caldaia a metano, così come per l'acqua calda sanitaria, mentre per il raffrescamento un classico impianto con condizionatore.
N: A cosa ti è servita la simulazione dinamica?
S: A rendermi conto dei consumi energetici di una casa di paglia ed a cambiare concezione sul tipo di impianti che inizialmente pensavo di installare.
N: E'stato utile fare la simulazione dinamica del tuo edificio?
S: Certamente. Perché questo ha influito sia sulle scelte progettuali definitive, sia a rafforzare la mia convinzione sulla scelta del tipo di tecnologia costruttiva della mia nuova casa.
N: Quando ti è stato presentato il progetto energetico come ti è stato spiegato?
S: In maniera molto esaustiva e chiara.
N: Pensi che sia stato utile prima di decidere gli impianti aver fatto lavorare assieme il progettista architettonico e il progettista energetico?
S: Certamente. Sarebbe una prassi che consiglierei a chiunque volesse intraprendere il progetto di un nuovo edificio abitativo.
N: Che cosa hai potuto capire con la simulazione del progettista energetico?
S: Che i consumi energetici dell'edificio sono veramente ridotti e che la sostenibilità della tecnologia costruttiva è oltremodo molto efficiente.
N: Rispetto al classico calcolo del termotecnico qual è stata la differenza che hai potuto apprezzare maggiormente?
S: Un apprezzamento migliore e più realistico, basato su una simulazione molto realistica di quello che sarà il risultato energetico reale. In base ad esperienze precedenti con i classici "termotecnici " esiste un abisso sul risultato mostrato. Oltretutto questo infonde più sicurezza sul fatto di non avere un progetto sbagliato.
N: Quali sono stati i vantaggi per te?
S: I vantaggi reali probabilmente li si apprezzeranno solo a progetto completato, tuttavia un primo vantaggio è già quello di farsi già un'idea sui costi energetici e sul costo dell'impianto.
N: Lo consiglieresti a chi deve progettare un edificio in paglia e perché?
S: Certamente. Perché ritengo che l'utente tipico spesso sottovaluti il calcolo energetico della sua nuova casa quando ancora in fase progettuale e probabilmente affidandosi all'idraulico o installatore di "fiducia " (che normalmente hanno un approccio più di tipo tradizionalistico ) andando a scegliere un tipo di impianto sicuramente più oneroso, meno ottimizzato e che al giorno d'oggi non è più sostenibile. Pertanto meglio investire sul progetto energetico iniziale (che devo dire essere sicuramente onesto) per non dover spendere in seguito molto di più e "rimpiangere" le scelte avventate e basate sul classico: "si è sempre fatto così".
Ringrazio Samuele per il suo prezioso contributo nel far capire come il progetto sia un elemento fondamentale per costruire un edificio naturale di qualità e come si possa simulare il comportamento energetico futuro dell'edificio grazie alla tecnologia.
P.S. Se vuoi risparmiare nella gestione dell'impianto termico, ISCRIVITI alla mia newsletter e riceverai una guida gratuita per progettare il tuo nuovo edificio in paglia.
Leggi qui sotto per approfondire (lettura consigliata a un pubblico molto curioso):
Che cos’è il calcolo in regime dinamico?
E’ un calcolo che permette di simulare in maniera molto precisa il comportamento energetico e igrometrico dell’edificio secondo la norma UNI EN 15026 e UNI EN 13790 e viene effettuato con un software particolare: WUFI.
Come avviene il calcolo?
Ecco sinteticamente le fasi del calcolo in regime dinamico:
produzione di un modello tridimensionale dell'edificio,
ricerca dei valori climatici medi per il luogo specifico del progetto,
definizione delle stratigrafie dei muri e del tipo di serramenti,
definizione dei carichi interni (quanto caldo serve in quale momento della giornata) e del tipo di ventilazione (naturale/meccanica/manuale,...),
simulazione di calcolo dei livelli ottimali di comfort invernale ed estivo in ogni ora della giornata per la durata di un anno, in base ai dati climatici del luogo specifico,
definizione degli impianti necessari per raggiungere il comfort.
Cosa viene consegnato al committente?
Il committente che decide di fare un calcolo in regime dinamico del proprio edificio, riceverà una simulazione video della temperatura e dell'umidità interna del suo edificio per un arco di tempo di un anno per ogni ora della giornata.
In questo modo potrà capire se all'interno del suo edificio sarà garantito il comfort oppure se c'è il rischio che si formi condensa o muffa nelle pareti.
Con l'aiuto di un progettista energetico potrà quindi trovare la soluzione impiantistica più adatta al suo edificio, oltre che la più economica.